Tuesday, 1 November 2016

Ottobre 2016: Sicilia, in giro per tonnare

FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tonnare_della_Sicilia
http://www.antoniorandazzo.it/tonnaresiracusane/tonnare-sicilia.html
http://www.esplorasicilia.com/cosa-vedere-in-sicilia/escursioni-sicilia/tonnare-in-sicilia.php
http://geoportalesicilia.altervista.org/tonnare-e-saline-di-sicilia/?doing_wp_cron=1475582175.2255759239196777343750

Tonnare in Sicilia
Uno dei tanti elementi che legano la Sicilia al mare e alle antiche tradizioni dei pescatori, sono le tonnare. Le origini del tonno e della pesca, in Sicilia, sono antichissime. Una tradizione che risale fin al quaternario (circa due milioni di anni fa) quando la pesca era praticata in modo rozzo ed essenziale. Le varie popolazioni che si sono succedute nell’isola hanno, di volta in volta, migliorato e affinato le tecniche di pesca fino a farne un’attività primaria dell’economia marinara. I Fenici, a Cadice, avevano organizzato un centro marinaro, dove oltre la pesca si svolgeva anche la pulitura del pesce. La tradizione continuò con i greci e i bizantini e gli arabi diedero, alla pesca, quel tocco di perfezionamento con l’istallazione delle reti fisse in mare collocandole in modo che il tonno fosse guidato attraverso varie camere fino a quella finale. Questo sistema è quello che attualmente viene utilizzato al fine di “imprigionare” i tonni e impedirne l’uscita. Dopo qualche giorno si procede alla mattanza, ovvero le reti vengono sollevate a galla e i tonni vengono uccisi. La lavorazione continua sulla terra ferma, dove si trovano dei grossi capannoni che fungono da deposito e spazio per la lavorazione (sventramento, sezionamento, etc.). Nel corso del tempo, in Sicilia, le tonnare si sono moltiplicate ed ampliate. Le Tonnare rappresentano un pezzo di storia e di tradizione siciliana, raccontano delle fatiche dei pescatori, della vita divisa tra mare e terra.

    TAPPE    
  • 20 Ottobre 2016, 82km, Siracusa - Porto Palo (SR)
  • 21 Ottobre 2016, 105km, Porto Palo - Scoglitti (RG)
  • 22 Ottobre 2016, 115km/H778m, Scoglitti - San Leone (AG)
  • 23 Ottobre 2016, 71km/H678m, San Leone - Sciacca (AG) 2016
  • 24 Ottobre 2016, 116km/H626m, Sciacca - Marsala (TP)
  • 25 Ottobre 2016, 70km, Marsala - Trapani (via Tonnara Bonagia)
  • 26 Ottobre 2016, 41km, Trapani - Favignana (Egadi)
  • 27 Ottobre 2016, 70km/H1090m, Trapani - Scopello (via RNO Zingaro)
  • 28 Ottobre 2016, 80km/H650m, Scopello - Palermo
<><><> TOTALE 750 km <><><>

... tutto, ovviamente, comincia da qui:

 


20 Ottobre 2016: 
qui sotto la partenza da Siracusa con la "benedizione" di Gianni e Francesco, due autentici bikers siracusani ... assolutamente doc, garantisco io !!!



20.10.2016: Tonnara di Santa Panagia (Siracusa)
GPS 37.107180, 15.277141
La Tonnara di Santa Panagia è situata a nord di Siracusa, nell'omonimo promontorio. La storia della tonnara inizia nel 1100, dopo un lungo periodo di silenzio passa sotto l'autorità giuridica della Camera Regionale di Siracusa in epoca spagnola. Viene infine ceduta a vari proprietari privati per la prima volta nel 1655.
Gli stabilimenti esistenti si possono far risalire al Settecento, probabilmente ricostruiti su un precedente impianto a seguito del terremoto del 1693. 
Fu utilizzata sino agli anni cinquanta quando divenne inattiva a causa dell'introduzione della pesca al tonno con "reti volanti".
Attualmente la tonnara versa in gravi condizioni di degrado, tuttavia è stato predisposto un progetto della Regione Sicilia per la ristrutturazione e la trasformazione del sito in sede museale dedicata al rapporto tra uomo e mare. Dopo una lunga sospensione per problemi amministrativi nel settembre 2014 sono stati consegnati ( ? ) i lavori per il restauro e la trasformazione del sito. 
Dopo anni di totale abbandono, un'associazione ambientalista avrà la gestione del sito per migliorarne la fruizione e la conoscenza. 
SITUAZIONE OGGI: i lavori di restauro appaiono interrotti, tutta l'area è recintata e davanti all'entrata principale che adduce al cantiere si stanno rapidamente formando cumuli di macerie e spazzatura varia.



20.10.2016: Tonnara di Vendicari (Siracusa)
GPS 36.803177, 15.099233
La tonnara di Vendicari fu molto importante per l’economia dell’intera Sicilia. Detta anche Bafutu fu costruita nel ‘700. La sua vita è stata condizionata dalla vicinanza di altre due tonnare a causa delle quali Bafutu subì dei periodi di chiusura e di crisi. Il periodo di massimo splendore lo ha vissuto all’inizio dello scorso secolo e nel 1914 fu ristrutturata per volere di Antonin Modica Munafò. La sua attività cessò nel 1943 in seguito allo sbarco delle truppe anglo-americane. Oggi tutti i locali adiacenti alla tonnara, e la tonnara stessa, sono stati restaurati grazie ad un intervento della Soprintendenza di Siracusa.




20.10.2016: Tonnara di Marzamemi (Siracusa)
GPS 36.742461, 15.118787 
La Tonnara di Marzamemi, costruita nel XVI secolo, è una delle più antiche e importanti tonnare della Sicilia Orientale, sfruttando la posizione orografica della costa, intercettava, da maggio a luglio, la migrazione dei tonni. L'ambiente che originariamente serviva da ricovero per le grandi barche della tonnara, i cosiddetti scieri, oggi è diventato la Loggia, un'unica grande sala di circa 750 mq., attraversata dalle antiche arcate di tufo e affacciato sul mare e sull’antico porticciolo dei pescatori. La Loggia comunica direttamente con il cortile privato del Palazzo dei Principi Bonaccorsi di Reburdone che attraverso l'antico portone, si apre sulla magnifica piazza Regina Margherita, centro del piccolo borgo di Marzamemi. La tonnara di Marzamemi, che nei tempi floridi reclutava fino a 1500 operai, chiuse intorno al 1960 con la crisi delle tonnare di terra.


20.10.2016: Tonnara di Porto Palo di Capo Passero (Siracusa)
GPS 36.685477, 15.135323
La Tonnara di Portopalo di Capo Passero. Di proprietà del Cavaliere Pietro Bruno di Belmonte, la Tonnara di Portopalo di Capo Passero, estrema punta sud orientale della Sicilia in corrispondenza della quale le acque dello Ionio incontrano quelle del canale di Sicilia, era uno stabilimento produttivo fiorente nel corso del XX sec. e costituisce oggi uno splendido monumento di archeologia industriale. Sono visibili la balata, la loggia e lo stabilimento per la lavorazione del tonno, la grande fornace, i magazzini, la chiesa del XVII sec. Qui giungevano i tonni che, prima macellati e poi lavorati, hanno costituito nel corso dei secoli un'importantissima risorsa economica per tutta la popolazione del luogo. Quando la tonnara era ancora in attività, già ai primi di marzo iniziavano i lavori di manutenzione delle grandi imbarcazioni di quercia, lunghe quasi venti metri, che, custodite in grandi magazzini durante il periodo invernale, venivano tirate fuori per "l'impeciatura" delle chiglie. Le pesanti reti venivano controllate e riparate. Le grandi ancore, piazzate opportunamente sul fondo, formavano una sorta di passaggio obbligatorio per condurre i tonni nella "camera della morte" agli ordini del capo rais. Alla fine della mattanza si tornava a riva per scaricare tutto il pescato: i tonni, trasportati con dei carrelli, venivano condotti in una grande sala per essere sventrati e puliti. Poi si passava alla bollitura nei forni, e infine, alla conservazione con olio d'oliva.

21.10.2016: Porto Palo - Scoglitti
... basta veramente poco per sentirsi felici: Porto Palo, Isola delle Correnti, Sampieri, Donnalucata, Marina di Ragusa ... Scoglitti















22.10.2016: Scoglitti - San Leone (Agrigento)
Una giornata "molto difficile" ... non per i 115 km fatti .... ma per tutta una serie di "cose" che sarebbe meglio non ci fossero state affatto.
Esco ripetutamente dalla strada statale SS115, tanto per provare l'ebbrezza di riuscire a vedere qualcosa di meno monotono.
Incrocio spesso la segnaletica SIBIT, posta ad indicare il percorso ciclabile della futura ciclovia Med in Bike. Purtroppo però attraverso solo vastissime aree dove l'unica presenza sono le "SERRE".
Qualche raro agglomerato, case fatiscenti, tutte rigorosamente abusive immagino. Tonnellate di spazzatura d'ogni specie ovunque. Macerie di amianto frantumate sparse per i campi, bidoni di plastica di prodotti chimici usati nelle coltivazioni degli ortaggi accumulati fuori dalle recinzioni. 
Veramente un uso del suolo totalmente dissennato.

A "ripagarmi " di tutto ciò ecco qui sotto lo splendido tramonto a San Leone (Agrigento) ... sono le 18:11 di oggi 22 ottobre 2016. Nonostante tutto SONO MOLTO CONTENTO !!!!








23.10.2016: San Leone - Sciacca (Agrigento)
Preferisco sintetizzare la giornata con poche parole e qualche foto, fare di più potrebbe apparire totalmente inutile. ...ah, dimenticavo di dire, le prime due foto sono state fatte esattamente nello stesso posto !!







24.10.2016: Sciacca - Marsala (TP)
OGGI:






















25.10.2016: 70km, Marsala - Trapani (via Tonnara Bonagia) 
GPS 38.067291, 12.594370
La tonnara di Bonagia è tra e più antiche e pregevoli dell’intera Sicilia. Già in attività dalla metà del 1200 sotto il dominio degli Angioini, l’attuale costruzione non rispecchia quella originaria che nel 1624 fu distrutta da un attacco di pirati. Inizialmente la tonnara era di proprietà della Regia Corte di Napoli e solo nel 1638 passò al Barone Antonino Stella. Sul finire del 1800, dopo un periodo di abbandono, la sua amministrazione venne assunta dall’Ospedale Fatebenefratelli di Palermo che lo ha venduto, nel 1923, alla Fenicia S.p.a. di Trapani. Ha funzionato fino a tempi recenti ed ha donato ai suoi proprietari molte soddisfazioni grazie alla ricca e buona pesca. All’interno della tonnara si trova anche una Cappella del 1749. Nel 1996 il complesso è stato totalmente ristrutturato ed è stato trasformato in un complesso alberghiero. Nell’antica torre si trova il Museo della Tonnara, dove è possibile ammirare i reperti e i cimeli dell’illustre passato della tonnara.








26.10.2016: 40km, Trapani - Favignana (Egadi)
La Tonnara di Favignana (Trapani)
GPS 37.930181, 12.328761
Nell’arcipelago delle isole Egadi, nell’isola di Favignana, fonti storiche riferiscono della presenza di una tonnara fin dal XII secolo, dove si procedeva alla lavorazione del tonno sotto sale. Nel 1841 Vincenzo Florio introdusse un nuovo livello di lavorazione che rese la tonnara e l’attività della pesca più redditizia e funzionante. Il tonno non è più unicamente sotto sale ma comincia
ad essere sott’olio e comincia il commercio e lo smistamento di questo prodotto. L’aumento del pescato e delle lavorazioni richiede, di conseguenza, un aumento di forza lavoro. Sono tantissimi gli uomini che cominciano a lavorare presso la tonnara di Favignana che si amplia sempre di più. È composta da vari edifici così come la possiamo osservare tutt’oggi. La tonnara di Favignana ha subito anni di degrado e di abbandono e solo pochi anni fa è iniziato un processo di restauro e di recupero al fine di adattarlo ad attività culturali, turistiche, sportive ed artigianali. 















27.10.2016: 70km/H1090m, Trapani - Scopello (via San Vito lo Capo e Riserva Naturale "Zingaro")
GPS 38.165342, 12.773070
La Tonnara di San Vito lo Capo è situata all’estremità occidentale del golfo di Castellamare a ridosso di Monte Monaco, in quella parte di mare chiamata “del Secco”. 
È difficile risalire all’anno di costruzione, anche se, le prime citazioni appaiono nel 1600. Inizialmente di proprietà del Monastero di Santa Rosalia nel 1872 viene acquistata da Vito Foderà di Castellamare del Golfo. Con questo nuovo proprietario la tonnara cambia aspetto: viene costruito uno stabilimento per la lavorazione, viene ingrandito il caseggiato e costruito il giardino retrostante. La tonnara conosce il periodo più redditizio fino al 1920 quando Foderà muore e la sua vedova l’affitta prima ai fratelli Plaja e poi Monticciolo. Nel 1930 la tonnara viene acquistata definitivamente dai fratelli Plaja che non godranno mai dello splendore precedente. Nel 1965 sono costretti a chiudere. Lo stabilimento attualmente versa in stato di totale abbandono.

NOTA: attraversamento della Riserva Naturale dello Zingaro
La Riserva Naturale dello Zingaro è una vasta area forestale in provincia di Trapani situata lungo il litorale compreso tra San Vito lo Capo e Scopello.
Non può essere percorsa con bici anche se condotta a mano.







28 Ottobre 2016, 80km/H650m, Scopello - Palermo
La Tonnara di Scopello (Trapani)
38.071636, 12.821908


Scopello è un lembo di terra alto e frastagliato che si affaccia sull'acqua di colore azzurro intenso situato a circa un'ora di macchina da Palermo. Qui nelle baie si nascondono solitarie strisce di sabbia e di ciottoli spesso raggiungibili solo via mare. In questo paradiso naturale si trova appunto il borgo marinaro di Scopello, piccolo ma ricco di tradizioni. Un luogo che ha saputo conservarsi nel tempo: qualche casa, il baglio, una chiesa, i faraglioni e la tonnara. Quest'ultima, una delle più antiche dell'isola ormai in disuso, è la testimonianza di un'attività un tempo fiorente. Evoca il fascino di un luogo abbandonato, sensazione aumentata anche per via del silenzio che la circonda, rotto solo dal rumore delle onde. Sono rimasti intatti gli edifici nella cui "camera della morte" veniva praticata la crudele mattanza, il magazzino dove veniva stivato il tonno e le ancore utilizzate per le reti, tuttora visibili. La tonnara di Scopello è una delle più importanti e antiche di tutta la Sicilia; fu edificata non prima del XIII secolo e notevolmente ampliata dalla famiglia Sanclemente nel corso dei secoli XV e del XVI. Passò quindi alla Compagnia di Gesù e infine alla famiglia Florio. 


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