Maggio 2010, 525 km, 6275 m
Il percorso
Il "ciclomanipolo"
06-MAGGIO-2010
Con un ritardo di un paio di settimane sulla data inizialmente “ipotizzata”, il 6 maggio finalmente si parte.
La fatidica decisione matura un paio di settimane prima, come meglio non poteva avvenire, davanti ad un’ottima pizza e relativa birra, non molto distante dall’uscita autostradale di Reggio Emilia dove Olmes, Claudio e il sottoscritto si incontrano e si conoscono di persona.
E’ subito un’intesa perfetta.
E’ una primavera terribilmente piovosa e, fino all’ultimo, si spera in qualche prodigio del meteo.
La sera del 5 vado a dormire un po’ prima; sveglia alle cinque per iniziare la giornata con una bella pedalata di 26 km fino alla stazione di Lodi per prendere il regionale 2037 per Livorno delle ore 7:27. Tutto, fortunatamente, fila liscio.
All’altezza di Fidenza salgono Olmes e Claudio.
Visto che eravamo decisamente in anticipo (il traghetto per Olbia sarebbe infatti partito alle 22:00) decidiamo di scendere a Pisa C.le dove facciamo il classico giro turistico del centro storico e immancabile foto ricordo in Piazza dei Miracoli.
Verso mezzogiorno si riprende per Marina di Pisa, Tirrenia, Livorno.
Il tempo che fino a quel momento aveva retto, … ad un certo punto letteralmente si scatena.
E’ stata pioggia battente fino all’ora dell’imbarco.
Ne approfittiamo comunque per un giro per la città e per farci un ottimo piatto di spaghetti allo scoglio !!
07-MAGGIO-2010
Seconda giornata: Olbia-Maddalena-Bonifacio [ 100 km, 1060 m di dislivello accumulato ]
Subito fuori dal traghetto, sono le 7 e mezzo e il tempo è buono, si punta a nord in direzione Palau.
Mentre facciamo i biglietti per La Maddalena arriva un cicloviaggiatore finlandese diretto a Bonifacio.
Non ha molto bagaglio ma mi colpiscono i due copertoni malamente arrotolati che trasporta sul portapacchi posteriore.
Giunti alla Maddalena proseguiamo per Caprera dove l’unica novità rispetto ad un paio di anni fa sembra essere il fatto che il vecchio (ma ben più affascinante) ponte in metallo con assi in legno è stato sostituito da una asettica struttura “asfalto-inox”.
Veloce giro per Caprera e poi ancora La Maddalena con sosta per un frugale panino sulla spiaggia dello Spalmatore.
Verso le tre del pomeriggio si torna sulla “terra ferma” e si punta verso S.ta Teresa di Gallura dove alle 19:00 prendiamo il traghetto per Bonifacio.
Giunti a Bonifacio ci rechiamo all’Ufficio del Turismo dove due graziosissime impiegate, considerato il nostro budget un pò ristretto, ci indirizzano verso una pensioncina in località Sant’Amanza, a circa una decina di km … guarda caso buona parte dei quali in salita!!!
08-MAGGIO-2010
Terza giornata: Bonifacio-Propriano [ 70 km, 860 m di dislivello accumulato ]
Il percorso è alquanto tranquillo. Il mare, a parte un breve tratto, rimane sempre ad una certa distanza.
Arriviamo a Propriano alle quattro del pomeriggio.
E’ sabato e l’Ufficio del Turismo è chiuso ma troviamo comunque alloggio in un alberghetto non molto distante dal centro.
09-MAGGIO-2010
Quarta giornata: Propriano-Porticcio [ 68 km, 930 m di dislivello accumulato ]
Decidiamo di fermarci a Porticcio. Troviamo alloggio, con una certa facilità, presso il Marina Viva ( !!! )
Il tempo è fantastico e non ci facciamo perdere l’occasione per farci un ricco bagno nel tratto di mare antistante.
10-MAGGIO-2010
Quinta giornata: Porticcio-Porto [ 105 km, 1230 m di dislivello accumulato ]
Il passaggio per Ajaccio è un po’ macchinoso, le indicazioni sulle tangenziali che l’attraversano non sono tutte chiarissime e in alcuni tratti il transito alle biciclette è rigorosamente vietato.
Tentiamo una scorciatoia dietro all’aeroporto, tra il mare e la pista di atterraggio. Ad un certo punto … eccolo là, lo scorgo in distanza, … posto di blocco: ci rispediscono indietro, di lì NON SI PASSA !!!
Con qualche difficoltà riprendiamo la strada e ci portiamo oltre Ajaccio.
Il resto del tragitto sarà uno dei più belli in assoluto: si passa per i “Calanchi di Piana” e si arriva verso sera nella bellissima Porto.
11-MAGGIO-2010
Sesta giornata: Porto-Calvi [ 85 km, 815 m di dislivello accumulato ]
Si parte da Porto di prima mattina, la strada inizia subito con una terribile salita.
Tutto il percorso fino a Calvi è un lungo costa spettacolare.
Giunti a Calvi nel pomeriggio, troviamo alloggio senza difficoltà in un alberghetto con piscina, acqua fredda … ma ugualmente molto invitante.
12-MAGGIO-2010
Settima giornata: Calvi-St.Florent [ 70 km, 830 m di dislivello accumulato ]
Il primo tratto di strada è un lungo mare abbastanza tranquillo.
Poi inizia una lunga salita che ci porterà ad attraversare il cosiddetto Deserto des Agriates.
Il paesaggio è molto bello anche se, tornante dopo tornante, aspettando che cambiasse da un momento all’altro e che diventasse … appunto desertico, rimango un po’ deluso.
Sarà per la stagione, sarà per le piogge … ma di desertico c’è rimasto ben poco!!
Sulla sommità mi colpisce molto la presenza di una coppia di tedeschi con tanto di Land Rover blindata, più adatta ad attraversare foreste infestate dai rinoceronti che a parcheggiare in una tranquillissima piazzola di sosta lungo la strada principale.
Forse anche loro si aspettavano …. un vero deserto !!
L’arrivo a St.Florent avviene sotto una insistente pioggia che, era prevedibile, segnerà un cambio netto sulle condizioni meteorologiche che fino a quel momento erano state decisamente dalla nostra parte.
13-MAGGIO-2010
Ottava giornata: St.Florent-Bastia [ 27 km, 550 m di dislivello accumulato ]
Nelle previsioni il programma era quello di continuare il giro salendo per Cap Corse.
La volontà c’era tutta … ma il tempo e le previsioni per le giornate successive ci ha fatto optare per un rientro affrettato su Bastia, tutto rigorosamente sotto la pioggia.
Alle 13:30 riusciamo a prendere il traghetto per Livorno dove arriviamo verso le quattro e mezzo.
14-MAGGIO-2010
Nona e ultima giornata: si torna a casa.
Il treno da Livorno parte alle 05:50 del mattino. Il tragitto dall’albergo alla stazione, due km di pista più o meno ciclabile, avviene sotto un temporale memorabile. La stazione è praticamente deserta ed abbiamo tutto il tempo per asciugarci e cambiarci in abiti un po’ più “civili”.
Claudio e Olmes scendono a Fidenza e io, come all’andata, mi fermo a Lodi.
Piove appena ma, prima che si scateni ancora qualche altro temporale, sistemo la bici e rifaccio con somma soddisfazione quei 26 km di pista ciclabile che mi riporteranno a casa.
CONCLUSIONE
…. ebbene sì, ho sputato sangue … sono stati nove giorni di dure salite ma anche di panorami bellissimi e profumi infiniti.Un grazie ai miei illustri compagni di viaggio, Claudio e Olmes, che hanno saputo condividere con me, con grande determinazione e ottimo spirito di gruppo e avventura, questo primo cicloviaggio di inizio primavera.
La Corsica rimane un bellissimo posto da visitare anche se …, e qui lo dico con tutta franchezza e con un po’ di amarezza, “l’altra faccia dell’isola” come me l’ero immaginata prima della partenza ho molto faticato a vederla …
La primavera corsa è senz’altro magnifica ma le avvisaglie di un turismo di massa, ad inizio maggio ormai fin troppo ben evidenti, hanno velato una realtà immaginaria che ormai, probabilmente, non esiste più.
In particolare orde di motociclisti, in grande prevalenza franco-teutonici, che di questa terra pare amino solo le traiettorie dei tornanti e le foto ricordo scattate in qualche punto panoramico, sono purtroppo una realtà molto fastidiosa e difficile da mandar giù.
Per loro, senza cattiveria, un sentimento di autentica e sconfinata compassione.
Moto sempre più potenti e sofisticate, abbigliamenti che li fan sembrare appena usciti da una scatola incellofanata della Burago, panorami appena percepiti attraverso l’oblò di caschi sempre più integrali, si scambiano pareri e parlano tra di loro via bluetooth …
Vien da chiedersi cos’abbia il loro viaggio di diverso da un altro fatto solo con il mouse e servendosi di internet …
Per la cronaca:
- per dormire ci siamo sempre appoggiati ad alberghi: prezzo medio della stanza 60-80 Euro, prima colazione inclusa
- laddove possibile abbiamo optato per la soluzione mezza pensione, prezzo medio 150 Euro
- tutto ovviamente diviso per tre
Prima della Corsica ... breve scappatella alla Maddalena
( La Maddalena: spiaggia dello Spalmatore )
Olmes e Claudio in fuga, senza pietà
Per i "calanchi" di Piana
Lungo il litorale verso Calvi
Deserto des Agriates
No comments:
Post a Comment