Thursday, 30 September 2010

Dalla "Svezia a Milano"

Settembre 2010
Totale 25 giorni, 2519 km






















Quello che segue non è propriamente un diario come normalmente lo si intende.

Viaggiando da soli infatti, può succedere che i giorni si assomiglino un po' tutti e a volte solo le emozioni, le sensazioni così come pure i propri pensieri ti fanno invece capire che qualcosa sta cambiando ...con la lentezza e con la stessa dolcezza con cui stanno cambiando gli scenari dei posti attraversati.

Questa volta la scelta della meta non ha avuto tempi di incubazione lunghi ed impegnativi come ci si potrebbe aspettare da un viaggio di questo genere.
Un po' perché dovevo trovare una degna alternativa al viaggio a cui avevo rinunciato e che avevo sognato e preparato nel dettaglio fino al giorno prima (la mitica "Odessa" !!!), un po' per una scommessa giocata in famiglia, un po' infine perché non mi dispiaceva affatto vedere alcuni posti da una prospettiva che non fosse necessariamente quella legata al mio lavoro.
Per il materiale, ossia bici, tenda e tutto l'equipaggiamento ero a posto.
Per le cartine e le guide, non avendo fatto in tempo ad ordinarle, non ho potuto far altro che stampare da Google Maps il dettaglio di tutto il percorso.
Per la Danimarca ho poi acquistato sul posto una cartina stradale, ma mi ero anche procurato le tracce gps di tutto il percorso, per la Germania avevo anche una cartina recuperata da un'auto presa a noleggio un anno prima, per la Svezia, la Francia e per la Svizzera assolutamente nulla.
Pur non avendolo mai fatto e pur avendoci dedicato pochissimo tempo, il percorso ce l'avevo però come scolpito in testa e, mentre pedalavo, mi dicevo: ora vado a nord per 60-70 km, poi prendo il ferry e passo di là, vado poi verso sud seguendo il percorso n.8 e poi il 9, mi porto quindi verso la costa ovest, prendo la radweg tal dei tali e poi continuo con quell'altra là, ecc. ecc..
Ad un certo punto, in una piazzola di sosta, vedo un grosso cartello con tante piste ciclabili: lo fotografo e, quasi mi vergogno a dirlo, per parecchi chilometri andrò avanti praticamente solo con quello.























L'itinerario
Il viaggio inizia a Milano-Malpensa il 26.08.2010 con volo EasyJet destinazione Copenaghen (costo totale 90 Euro). Di qui proseguo in treno fino a Lund (Svezia) dove rimarrò tre giorni.
Il viaggio in bici vero e proprio inizia domenica 29 agosto, appunto partendo da Lund (Svezia).































I "3" partecipanti



















I percorsi utilizzati

Svezia
- da Lund ad Helsingborg: viabilità ordinaria, piste ciclopedonali locali

Danimarca

- da Helsingør a Stege: Cycle National Route n. 9
- da Stege a Kollund: Cycle National Route n. 8

Germania

- da Flensburg a Husum: viabilità ordinaria, piste ciclopedonali locali
- da Husum a Glückstadt: Nordseeküsten-Radweg 3
- da Wischhafen a Bremervörde-Verden: viabilità ordinaria, piste ciclopedonali locali
- da Verden a Hann.Münden: Weser-Radweg
- da Hann.Münden a Schlitz: Fulda-Radweg
- da Schlitz a Altenstadt: Vulkan-Radweg
- da Altenstadt a Mainz: Hohe Strasse, Main-Radweg
- da Mainz a Jockgrim-Karlsruhe: Rhein-Radweg

Francia

- da Lauterbourg a Huningue: Rhein-Radweg, Canal du Rhône au Rhin

Svizzera

- da Basilea-Olten a P.te Tresa: Percorso Svizzero Nord-Sud n.3

Italia

- da P.te Tresa a Milano: statale lago Maggiore fino a Sesto Calende, ciclabile del Ticino, ciclabile della Martesana, ecc.

Gli aspetti principali

- Essenziale per diverse ragioni, almeno credo, l'avere intrapreso questo viaggio "da là a qua" e non viceversa
- 2500 km, interamente pedalati, in 25 giorni e al netto dei giorni passati a Lund
- Dieci notti in tenda, il resto in piccoli alberghi e camere
- Il tempo è stato né più né meno quello che ci si poteva aspettare a settembre da quelle parti: molto vento e frequenti piogge. Le notti in tenda piuttosto fredde.
- La parte più dura del viaggio: di gran lunga, il Passo del Gottardo
- Il momento più critico del viaggio: una notte in tenda nei dintorni di Oppenheim (Germania) dove, a causa di una fiera a Francoforte, non sono riuscito a trovare una sola stanza libera nel raggio di svariate decine di chilometri. Alle otto di sera, senza luce e sotto la pioggia, letteralmente preso dal panico, ho piantato la tenda in un piazzale lungo la ferrovia che solo dopo scoprirò essere pure una discarica con tanto di campane per il riciclaggio di vetro, plastica, carta, ecc. ecc.
Macchine che arrivavano, spegnevano il motore, e poi se ne andavano.
Rumori indecifrabili d'ogni tipo.
Alle cinque del mattino pure betoniere che non sono mai riuscito a capire che cosa potessero fare a quell'ora in quel posto !!!
Una notte veramente infernale, ... non ho chiuso occhio !!!"
Per il resto luoghi splendidi, lungo tutte le coste e le foreste interne delle isole danesi, lungo la Fuldaradwege la Vulkanradweg in Germania e poi ancora lungo il Canal du Rhône au Rhin in Alsazia.
Molto deludente invece la ciclabile Nord-Sud n.3 in Svizzera per ragioni che spiegherò più sotto.
Vergognoso, ma questo già lo sapevo, l'attraversamento di Milano alle sette di sera il giorno del mio ritorno a casa (22.09.2010).

SVEZIA
29 agosto 2010: è il giorno della partenza da Lund, poco a nord di Malmö.
Mi alzo molto presto e saluto mio figlio. Mia moglie, Claudia, mi accompagna fino alla porta d'ingresso, un ultimo bacio ... poi, sinceramente un po' triste ma nel contempo contento, parto e punto subito verso nord, direzione Helsingborg.
Il percorso è costituito al cinquanta per cento da piste ciclabili, il resto su normali strade a bassissimo traffico.
Il paesaggio è rappresentato da infiniti campi di grano, campi da golf che lambiscono il mare, porti turistici.
Il tempo è molto grigio, ogni tanto qualche schiarita; mi metto però subito l'anima in pace, so perfettamente che questo viaggio sarà caratterizzato da condizioni meteorologiche alquanto incerte.

29 Agosto 2010: la partenza da Lund (Svezia)








































DANIMARCA
Ad Helsingborg (S) prendo il ferry per Helsingør (DK) sulla costa danese a nord dell'isola di Sealand (quella di Copenaghen tanto per intenderci). Inizia a piovere.
Proseguo verso sud seguendo il percorso ciclabile n. 9, tutto lungo la costa di fronte la Svezia, fino a raggiungere Copenaghen.
Utilizzando il percorso ciclabile n. 8 attraverso le isole meridionali di Møn, Bøge, Falster e Lolland portandomi a Kollund sul confine tedesco in corrispondenza di Flensburg.
Molto utili le tracce gps scaricate da internet solo il giorno prima della partenza.
L'itinerario è un mix di piccole aree urbanizzate, piccoli ma importanti centri storici, castelli qua e là, immense aree rurali, generatori eolici un po' ovunque, caratterizzato da un susseguirsi continuo di incantevoli angoli tra la foresta e il mare.
Case meravigliose in posti da favola, tutte perfettamente tenute, giardini da sogno con prati sempre , perfettamente rasati, ... per la maggior parte semplicemente vuote o, meglio, disabitate.
Una coppia di anziani incontrata su uno dei numerosi traghetti che ho preso per passare da un'isola all'altra mi spiegherà che queste case sono effettivamente vuote e che in realtà esse rappresentano un grosso problema pure per i proprietari perché, probabilmente a causa della crisi, fanno attualmente molta fatica ad affittarle e nel contempo si trovano pure in difficoltà a pagare i mutui ormai contratti con le banche.
A Svendborg, mentre percorrevo il ponte sul fiordo omonimo, mi affianca un cicloviaggiatore finlandese, Proviene da Ivalo, nel nord della Finlandia, ed è diretto in Spagna. Viaggia su una bicicletta da donna un po' sgangherata e, nonostante facesse tutt'altro che caldo, è in maniche corte e sul manubrio ha un cestino dove trasporta tre bottiglie d'acqua. Dice che ha molto caldo, suda molto e quindi, giustamente, deve bere molto. Lo ritrovo più avanti seduto ad un tavolino del King Kebab del luogo davanti ad una enorme Coca Cola. Mi fermo e mangiamo assieme qualcosa.
Al campeggio di Nyköbing, era già sera inoltrata, arrivano Stephen e Stefanie. Sono di Windisch vicino a Baden (Svizzera) e provengono dall'Islanda. Sono arrivati in nave facendo scalo sul porto danese di Esbjerg ... con solo tre giorni di navigazione. Hanno delle superbiciclette e un superequipaggiamento ma ciò che più mi colpisce è che a un certo punto, parlando del più e del meno, mi dicono che lavorano entrambi in due diversi stabilimenti ABB vicino a Baden, a Birr e Turgi per l'esattezza, dove io ero stato decine di volte per lavoro.
Beh, per farla breve, ci rendiamo conto di conoscere le stesse persone, gli stessi posti, le stesse mense aziendali, e naturalmente gli stessi progetti!!!
Festeggiamo, si fa per dire, con una per niente male grappa islandese!!

Danimarca, lungo la Cycle National Route n. 8&9













GERMANIA
Entrato in Germania all'altezza di Flensburg, raggiungo il percorso ciclabile Nordseeküsten-Radweg 3 (NOK3) in corrispondenza di Hüsum sulla costa occidentale del Mar del Nord. Di qui, con alcune inevitabili e a volte cercate deviazioni sul percorso ufficiale, passo per St.Peter-Ording , Büsum, Meldor, Brunsbüttel e Glückstadt.
Da qui con un traghetto sull'Elba arrivo a Wischhafen.
Il programma prevedeva a questo punto di dirigermi verso Cuxahaven posizionato sulla costa e sulla Nordseeküsten-Radweg 2.
Il cielo però è letteralmente nero, mi mette veramente paura, anche il vento proprio non scherza !!!
Con un colpo da "mago" taglio allora giù per Bremervörde, Rotenburg e Verden dove, ufficialmente, inizio a seguire la Weser-Radweg fino Hann.Münden.
Da qui ho continuato per la Fuldaradweg fino a Schlitz.
Ho poi proseguito per l'affascinante Vulkanradweg costruita sulla traccia della vecchia ferrovia Oberwaldbahn fino ad arrivare ad Altenstadt (alle porte di Francoforte) e poi a Mainz utilizzando la Mainradweg.
Portatomi sul Reno, l'ho passato in corrispondenza di Nierstein-Oppenheim e rimarrò sul questo lato del fiume (lato sinistro) fino al confine con la Francia (di fronte a Karlsrhue).
Cicloviaggiare in Germania è in generale sempre molto piacevole.
Più di una volta ho deliberatamente abbandonato il percorso ufficiale preferendo seguire strade normali, quasi sempre tuttavia dotate di una corsia a lato riservata all'uso ciclistico.
Tutto ciò nell'intento di vivere non solo la realtà della pista ciclabile in quanto tale, ma anche perseguendo l'obiettivo di vedere nel contempo e più da vicino il mondo circostante fatto di villaggi reali, persone reali, un'economia reale.
A Kassel invece ... mi son proprio perso e ho seriamente corso il rischio di imboccare ancora una volta un'autostrada !!!
Dopo aver chiesto aiuto a diversi passanti, chiedo informazioni ad un signore che stava lavando la macchina.
Capito il mio stato di difficoltà, si offre di accompagnarmi con la sua bicicletta fino a "riprendere" la Fuldaradweg e, mentre eravamo sulle alture che sovrastano Kassel, mi colpisce notevolmente come mal riuscisse a nascondere il proprio orgoglio quando, in lontananza, mi addita lo stabilimento Voskswagen dove lavorava sin da quando, con molta probabilità, era arrivato in Germania.
A Furstenberg trovo alloggio presso la Pension Hans Messner. Più che una stanza è un intero appartamento: tre camere da letto, due bagni, ingresso, salotto, ampio giardino: costo 20 Euro, prima colazione compresa !!!
Visto il costo della stanza piuttosto contenuto, decido di concedermi una cena come si deve e vado nell'unica gasthof del paese. Vado sul sicuro: Rumpsteck mit grünem Pfeffer e due Schöfferhofer da mezzo litro che erano la fine del mondo. Mentre mi gusto il "piatto" continuano ad entrare degli anziani che mi guardano (apparentemente seduto al tavolo del ristorante c'ero solo io !!) e mi salutano. Vedo che tutti vanno in un'altra stanza, dove ad un certo punto saranno stati una ventina, ed iniziano con dei cori di impronta wagneriana che mi fanno venire veramente i brividi ed ascolto comunque molto volentieri. Una particolarità: alcune di queste belle musiche le completano, o finiscono, con un bel "funiculì-funiculà" ... che proprio non sono mai riuscito a capire che cosa mai ci potesse c'entrare.
La sera successiva, ad Altrip, trovo alloggio presso la Gasthaus Köhler gestita dalla signora Clarissa Bettinger. Il marito, Mario, è italiano e lavora in un cantiere dall'altra parte della strada dove con alcuni operai sta costruendo la casa per la figlia che si sposa. Però ....
Lei invece, Clarissa, prepensionata dallo stabilimento BASF di Ludwigshafen, mi dice che cerca di arrotondare con lavoretti e affittando camere perché la pensione è proprio magra.
Solo per discrezione non le ho chiesto a quanto ammontasse, ... però ...
Nei giorni successivi, cercando e trovando alloggio sempre più spesso nelle "zimmer" , nascono spontaneamente un'infinità di occasioni per conoscere con molta genuinità le "vere" persone dei luoghi attraversati.

Husum, Germania, Nordseeküsten-Radweg 3



St.Peter-Ording, Germania, Nordseeküsten-Radweg 3



Germania, campagna di sensibilizzazione per la sicurezza sulle strade



Germania, il castello di Furstenberg

Germania, attraversando Melsungen, lungo la Fuldaradweg


Germania, lungo la Vulkanradweg



Germania, entrando in Francoforte seguendo la Mainradweg

Germania, rottami di biciclette pescati dal fiume Meno a Francoforte



FRANCIA
Entrato in Francia all'altezza di Lauterbourg, siamo ancora sulla sinistra del Reno, ho dapprima seguito il fiume lungo la Rheinradweg e poi lungo il Canal du Rhône au Rhin (Alsazia).
Come in Germania, anche qui luoghi affascinanti ed un contatto diretto con il mondo reale.
Un suggerimento: quando andate in Francia non andate per campeggi e, se possibile, provate a cercare sempre le Gîtes de France/Chambres d'Hôte.
Garantito !!! ...sono un contatto autentico e genuino con il mondo e la gente del posto.
In una di esse (siamo a Marckolsheim, lungo la linea Maginot), solo mezz'ora prima di andare a dormire, scorgo la signora (Angèle) che mi aveva dato la stanza intenta a mescolare qualcosa nella propria cucina ... attirando non poco la mia attenzione.
Non ci potevo credere ... stava preparando la marmellata di prugne per la mia prima colazione. Semplicemente meraviglioso!
La mattina successiva, mentre mi apprestavo a spalmare un po' di quella meraviglia su una mezza baguette ancora calda, da una finestrella che dava sul cortile, sento parlare in una lingua che assomigliava vagamente al russo ... forse all'ucraino.
Poco dopo Roger, o meglio monsieur Jaeger (il marito di Angèle), mi spiega che lì tutta la manodopera per i lavori nei campi, per la mungitura, ecc., viene praticamente da fuori e loro mettono così a diposizione le stanze.
Poi però si lascia andare a commenti ... di stampo socio-politico ... insomma dai..., comincia la solita solfa delle solite frasi che, guarda caso, sono esattamente uguali in tutti i paesi della terra !!

Francia, lungo il Canal du Rhône au Rhin





Francia (Markolsheim) ... prima o poi doveva succedere ...



SVIZZERA
E' la parte negativa del viaggio.
Entro in Svizzera proveniente dalla Francia ad ovest di Basilea.
Mi destreggio bene nell'evitare l'attraversamento del Reno ed evitando al tempo stesso di entrare in Basilea.
Con mossa felina mi porto su Olten "agganciando" qui il tanto decantato Percorso Nord-Sud n.3.
Il Percorso Nord-Sud 3, in teoria, collega la Germania con l'Italia, da Basilea a Chiasso.
Da Basilea a Lucerna è quasi sempre una sequenza infinita di brevi tratti tra campi coltivati nonchè aree commerciali e industriali generalmente del tutto anonime.
Il resto è rappresentato da strade normali, molto spesso pure a traffico decisamente sostenuto.



Da Lucerna a Göschenen (dove inizia il tunnel del San Gottardo), solo pochi tratti accettabili.
Da Göschenen ad Andermatt (dove inizia la strada verso il passo del Gottardo) è un autentico inferno !!!
Auto, centinaia di moto, TIR, autobus turistici e di linea, di tutto e di più ..!!!
Nelle gallerie, a causa della mia velocità molto bassa, a volte non riuscivo ad andare dritto e così, giusto per la sicurezza, ho preferito fare alcuni tratti a piedi.
Da Andermatt al passo del Gottardo e dal passo giù giù fino ad Airolo è sempre e solo strada normale.
Qualche tratto appena appena accettabile da Airolo a Bellinzona e poi da Giubiasco a Ponte Tresa ancora sempre e solo .... un bel casino totale.
Penso che il Percorso Nord-Sud n.3 non mi vedrà mai più !!!
L'unico tratto interessante è quello fatto in battello sul lago di Lucerna da Beckenried da Flüelen ...
NOTA
Inizio la salita al Passo del Gottardo da Andermatt che sono già le tre e mezzo del pomeriggio, ... è troppo tardi !!! A Hospental vedo le indicazioni per parecchi alberghi e sono concretamente tentato di fermarmi. Ecco, questa è una di quelle tipiche situazioni in cui sarebbe stato bene essere in due ... se non altro per decidere assieme sul da farsi.
Decido però di proseguire, la salita sarà però parecchio più dura di quanto avessi previsto.
Arrivo al passo che il sole è già dietro le montagne e l'aria comincia ad essere proprio fredda.
Qualche sorso d'acqua, mi copro come si deve e mi lancio in discesa verso Airolo !!!

Svizzera, uno scenario "magico" sul lago di Lucerna, ferry Beckenried-Flüelen


Svizzera, alle prese con il Passo del Gottardo

Svizzera, il Passo del Gottardo





Svizzera, tratti di pavè prima di Airolo


Verso Lugano e poi Chiasso



ITALIA
Seguendo la strada che da Ponte Tresa porta a Luino, proseguo poi per la statale che costeggia il lago Maggiore fino a Sesto Calende.
Da qui in poi mi muovo molto meglio ... è il percorso della notturna del Ticino.
Sull'attraversamento di Milano alle sette di sera ... beh qui preferisco stare zitto !!!

Le tappe nel dettaglio

  • 29.08.2010: Lund(S)-Lishoy(DK), 137km, Campeggio 102 DKK
  • 30.08.2010: Lishoy(DK)-Rødvig(DK), 91km, Campeggio 75 DKK
  • 31.08.2010: Rødvig(DK)-Stege(DK), 77km, Campeggio 85 DKK
  • 01.09.2010: Stege(DK)-Niköbing(DK), 90km, Campeggio 90 DKK
  • 02.09.2010: Niköbing(DK)-Nakskov(DK), 90km, Campeggio 70 DKK
  • 03.09.2010: Nakskov(DK)-Faaborg(DK), 90km, B&B in centro 400DKK
  • 04.09.2010: Faaborg(DK)-Kollund(DK), 80km, Campeggio 88 DKK
  • 05.09.2010: Kollund(DK)-St.Peter Ording(D), 115km, Campeggio 13 Euro
  • 06.09.2010: St.Peter Ording(D)-Brunsbüttel(D), 90km, Campeggio 9,5 Euro
  • 07.09.2010: Brunsbüttel(D)-Bremervörde(D), 90km, Hotel “Daub” 35 Euro
  • 08.09.2010: Bremervörde(D)-Hoya(D), 100km, Hotel “Thole” 45 Euro
  • 09.09.2010: Hoya(D)-Rinteln(D), 105km, Gasthof zum “Linde” 37 Euro
  • 10.09.2010: Rinteln(D)-Fürstenberg(D), 108km, Pension “Hans Messner” 20 Euro
  • 11.09.2010: Fürstenberg(D)-Guxhagen(D), 110km, Gasthaus “Linde” 30 Euro
  • 12.09.2010: Guxhagen(D)-Schlitz(D), 105km, Camera 30 Euro
  • 13.09.2010: Schlitz(D)-Altenstadt(D), 102km, Hotel “Monshof” 55 Euro
  • 14.09.2010: Altenstadt(D)-Oppenheim(D), 103km, Campeggio libero
  • 15.09.2010: Oppenheim(D)-Altrip(D), 83km, Pension “Kohler” 30 Euro
  • 16.09.2010: Altrip(D)-Seltz(F), 100km, Hotel “Arbre Vert” 45 Euro
  • 17.09.2010: Seltz(F)-Marckolsheim(F), 115km, Chambre d’Hote 40 Euro
  • 18.09.2010: Marckolsheim(F)-Aesch(CH), 105km, Hotel “Muchle” 120 CHF
  • 19.09.2010: Aesch(CH)-Buochs(CH), 123km, Campeggio 15 CHF
  • 20.09.2010: Buochs(CH)-Airolo(CH), 85km, Hotel 50 CHF
  • 21.09.2010: Airolo(CH)-Luino(I), via Agno/P.te Tresa, 125km, Albergo “del Pesce” 40 Euro
  • 22.09.2010: Luino-Milano-Settala, 100km 

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