Wednesday, 6 November 2013

Seguindo a rota de Pedro Alvares Cabral - PORTUGAL




I NUMERI DEL VIAGGIO

- 25 GIORNI
- 20 TAPPE
- DISTANZA 1578 KM
- DISLIVELLO 18360 M
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Oggi, 6 novembre 2013, si chiude un viaggio appassionante che aveva i seguenti tre obiettivi fondamentali:

1. Visitare l'interno di questo meraviglioso Paese seguendo da sud a nord il confine con la Spagna visitando e privilegiando così luoghi forse meno conosciuti ma infinitamente più genuini e che tanta parte hanno avuto nella storia del Portogallo

2. Fermarmi a Belmonte, luogo natale di Pedro Alvares Cabral a cui è ufficialmente attribuita la scoperta del Brasile

3. Tornare sulla costa arrivando in bicicletta nella grande Lisbona passando per Viana do Castelo, città sull'Atlantico e luogo indimenticabile di tanti antichi ricordi.

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SUBITO LE CONCLUSIONI

Bene, ora il viaggio sembra essere veramente terminato.
Non è stata propriamente una passeggiata. 
Il tempo, a parte due giorni di piogge torrenziali tra Vila Real e Viana do Castelo in cui ho per qualche momento seriamente temuto di essere colto impreparato e travolto da qualche piena improvvisa, il tempo come dicevo è stato in genere più che clemente.
Le salite sapevo che c'erano ma non me le aspettavo così ripetitive e, a tratti, pure impegnative !!
Mai avuto problemi con il traffico e con l'individuazione delle strade, l'uso del gps è decisamente stato determinante. Quasi tutto asfalto ma non sono mancati lunghi sterrati e alcuni tratti di mulattiera. 
Le tanto temute strade a scorrimento veloce IP (Itinérario Principal) e IC (Itinérario Complementar) alla fine ho capito perfettamente come funzionavano e dunque non sono state affatto un ostacolo.
Ho trovato un Portogallo più sofferente per quello che dicono i giornali e le statistiche economiche comunitarie che non nella sostanza, ... almeno nella "sostanza a prima vista".
I prezzi, se si escludono le località iperturistiche, sono decisamente più contenuti che da noi e trovare da dormire a prezzi ragionevoli non è mai stato un problema.
Ho trovato un approccio verso la "conservazione del bene pubblico" generalmente più attenta e capillare che da noi. 
Giardini e parchi decisamente più puliti anche se non perfetti.
Sporcizia ai margini delle strade un po' come da noi, mai comunque ai livelli dell'indecenza e di quella tipica italica vergogna delle tonnellate di rifiuti abbandonati sulle nostre strade, dentro come fuori dei centri urbani, sui marciapiedi, lungo e addirittura dentro i corsi d'acqua delle nostre belle regioni del sud come del nord !!
Il Portogallo è un Paese innanzi tutto "atlantico", senz'altro più al riparo del nostro da flussi migratori incontrollati ma all'apparenza decisamente più aperto e attento a ciò che accade al di fuori dei propri ristretti confini, con particolare ovvia enfasi nei confronti di Brasile, Angola e Mozambico e dei suoi ex-territori d'oltremare sparsi un po' ovunque nel mondo.


L' ANTEFATTO

Nel 1500, appena sei mesi dopo il ritorno di Vasco de Gama dall’Asia finalmente raggiunta per via mare, una flotta di tredici navi con 1200 uomini a bordo sotto la guida di Pedro Alvares Cabral partì diretta in India seguendo la rotta già tracciata da Vasco. Secondo la versione ufficiale Cabral fu deviato dalla rotta per le Indie da venti irregolari all’altezza dell’arcipelago di Capo Verde che lo portarono a toccare, il 22 aprile 1500, l’estremità orientale del sud America: il Brasile!
La verità in effetti é poco chiara. Il Portogallo era sempre stato molto riservato circa le sue imprese marinare, e osservava la rigida regola di non divulgare mappe o cronache che potessero svelare i propri segreti.
É dunque possibile che altri esploratori portoghesi avessero già toccato il suolo americano e che Duarte Pacheco Pereira avesse trovato la rotta per il Brasile già nel 1498. É anche possibile che una spedizione spagnola comandata da Vicente Yàñez Pinzòn, luogotenente di Cristoforo Colombo, avesse raggiunto  la foce del Rio delle Amazzoni pochi mesi prima di Cabral, e che a lui spetti il merito di aver scoperto per primo il Brasile.



LE TAPPE

  • 10-Ottobre-2013: volo Milano - Faro
  • 11-Ottobre-2013: Faro
  • 12-Ottobre-2013: Faro – Mértola,106 km, Dislivello 1601 m
  • 13-Ottobre-2013: Mértola – Beja, 63 km, Dislivello 648 m
  • 14-Ottobre-2013: Beja – Évora, 85 km, Dislivello 640 m
  • 15-Ottobre-2013: Évora – Elvas, 94 km, Dislivello 1070 m
  • 16-Ottobre-2013: Elvas – Castelo de Vide, 81 km, Dislivello 1144 m
  • 17-Ottobre-2013: Castelo de Vide – Castelo Branco, 80 km, Dislivello 900 m
  • 18-Ottobre-2013: Castelo Branco – Belmonte, 87 km, Dislivello 1048 m
  • 19-Ottobre-2013: Belmonte – Figueira de Castelo Rodrigo, 95 km, Dislivello 1640 m
  • 20-Ottobre-2013: Figueira de Castelo Rodrigo – Pinhão, 100 km, Dislivello 1380 m
  • 21-Ottobre-2013: Pinhão – Vila Real, 41 km, Dislivello 810 m
  • 22-Ottobre-2013: Vila Real – Amarante, 55 km, Dislivello 790 m
  • 23-Ottobre-2013: Amarante-Guimarães - Braga, 70 km, Dislivello 1107 m
  • 24-Ottobre-2013: Braga - Viana do Castelo, 55 km, Dislivello 560 m
  • 25-Ottobre-2013: Viana do Castelo
  • 26-Ottobre-2013: Viana do Castelo – Porto, 88 km, Dislivello 570 m
  • 27-Ottobre-2013: Porto
  • 28-Ottobre-2013: Porto – Aveiro, 74 km, Dislivello 525 m
  • 29-Ottobre-2013: Aveiro – Coimbra, 75 km, Dislivello 435 m
  • 30-Ottobre-2013: Coimbra – Tomar, 95 km, Dislivello 1220 m
  • 31-Ottobre-2013: Tomar – Vila Franca da Xira, 110 km, Dislivello 680 m
  • 01-Novembre-2013: Vila Franca da Xira – Sintra, 76 km, Dislivello 1400 m
  • 02-Novembre-2013: Sintra
  • 03-Novembre-2013: Sintra - Lisbona, 48 km, Dislivello 192 m
  • 04-Novembre-2013: Lisbona
  • 05-Novembre-2013: Lisbona
  • 06-Novembre-2013: volo Lisbona - Milano

IL VIAGGIO


11-Ottobre-2013: Faro (Algarve), il giorno prima della partenza
... oggi mio primo giorno in Portogallo, da domani inizia la vera parte del viaggio attraverso una terra che ho sempre amato, la sua storia, la sua lingua. Prima tappa di un lungo cammino che seguendo, almeno idealmente, la rotta di Pedro Alvares Cabral, mi porterà successivamente (aprile 2014) dall'altra parte dell'Atlantico per percorrere l' Estrada Real, viaggio nella storia coloniale del Brasile.
Da Faro (Algarve) lascerò subito la costa per dirigermi a nord seguendo tutto il confine con la Spagna passando per le province dell’ AlentejoBeiraTras os MontesMinhoDouro … e poi giù giù verso Lisbona. Dapprima dunque lungo un percorso di frontiera fatto di luoghi decisamente meno conosciuti ma infinitamente più autentici per proseguire e poi concludere, un po’ più idealmente ma neanche poi troppo, lungo quella costa atlantica da cui partirono innumerevoli spedizioni tra cui quelle di Ferdinando Magellano, Vasco de Gama e, naturalmente, Pedro Alvares Cabral. 

La mia “avventura portoghese” è in effetti iniziata ieri, all’alba, con il volo Milano-Lisbona-Faro.
Già verso le undici del mattino infatti arrivavo in aeroporto a Faro dove, dopo avere montato la bici con tutta tranquillità in un angolo “discreto”, mi dirigevo verso il centro seguendo uno sterrato di circa cinque km perimetrale rispetto la pista di atterraggio. Ho trovato Faro a quell’ora decisamente tranquilla, io tra l’altro parlicchio abbastanza bene il portoghese e questo mi ha aiutato non poco ogni qualvolta mi fermavo per chiedere informazioni.
Mi sistemo presso la Pensão Capitão Mor dove avevo prenotato il giorno prima, mi porto la bici in stanza, mi concedo una rinfrescatina ed esco per fare due passi e visitare la città.
Oggi 11 ottobre dunque, ultima messa a punto, … poi domani sabato 12 parto per il viaggio propriamente detto, destinazione Mértola (Baixo Alentejo) lungo il fiume Guadiana, piccolo borgo prossimo al confine con la Spagna.











Faro: "tracce" di Brasile

... eppure sono sicuro, in Brasile è diverso, io me lo ricordo da sempre come "PARE, OLHE, ESCUTE"










12-Ottobre-2013
1a tappa: Faro – Mértola
Distanza: 106 km
Dislivello: 1601 m

Inizio di viaggio non proprio rilassante direi, la distanza me l’aspettavo ma il dislivello assolutamente no!! Guardando il profilo altimetrico avevo stimato qualcosa come 800 m … in pratica la metà di quelli registrati dal mio gps!!
Esco da Faro verso le otto e mezza, il traffico è ancora molto scarso, all’inizio qualche deviazione segnalata ora con con cartelli con su scritto "estrada cortada", ora con "obras", ogni tanto anche con il più classico "deviação"
Il cielo è nero ma Meteo-Portugal in modo assolutamente rassicurante dice sole per oggi e anche per i prossimi giorni.
Appena uscito dall’area urbana iniziano, disordinatamente come del resto nel nostro sud, serre e campi prevalentemente coltivati ad ortaggi.

Poi il panorama cambia: inizia presto una regione montuosa segnalata da vari cartelli con su scritto “serra” (... che non c'entra niente con le nostre serre !!). Tutta la giornata sarà ahimè all’insegna di un continuo ed estenuante saliscendi. 
Per accorciare un po’ il percorso imbocco anche qualche tratto che più che uno sterrato è una vera e propria mulattiera. 
Per il resto strade che chiamarle "minori" sarebbe un'esagerazione: semplicemente strade a traffico zero !!
Il paesaggio è generalmente brullo, i colori sono quelli di una terra arida ulteriormente ingiallita dalla siccità di una estate appena terminata.
Non mancano distese di ulivi e querce da sughero, aree boschive spesso marcate in modo indecente ed irrecuperabile dal flagello degli incendi, qui come in un po’ tutto il sud d’Europa, preda dei piromani e fiore all’occhiello degli interventi comunitari.
Il percorso si sviluppa passando per piccoli paesi (freguesias) bruttini a dire il vero ma mai completamente anonimi, più che altro villaggi di poche case come Pechão, Estoi, São Bràs de Aportel, Barranco do Velho, CachopoSão Bartolomeu de Vila Gloria.
Verso le sei del pomeriggio arrivo comunque abbastanza provato a Mértola dove presso il Centro de Estagio do Guadiana mi aspetta Jeorge. La struttura è in pratica sede della locale società di canotaggio e mette a disposizione alcune stanze per chi ne facesse richiesta. Tradotto in pratica: dal momento che non ci sono manifestazioni sportive in programma, in tutta la struttura ci sono solo io, prezzo per una stanza con quattro letti 16 Euro !!
















































13-Ottobre-2013
2a tappa: Mértola - Beja
Distanza: 63 km
Dislivello: 648 m

Tappa decisamente più rilassante oggi, sia per i km che per il dislivello.
All’uscita da Mértola imbocco la statale N122, molto bella e praticamente deserta dall’inizio alla fine.
Pare che il Baixo Alentejo sia l’area meno popolata dell’intero Portogallo … e dev’essere proprio vero perché sia ieri che oggi ho praticamente viaggiato sempre solo soletto in mezzo al nulla.
Tanto per movimentare un po’ la pedalata e visto che ho tempo in abbondanza, a circa dieci km da Beja giro a dx in direzione Cabeça Gorda, piccola comunità rurale di casette basse e bianche e qui per qualche istante guardandomi in giro ho la sensazione di trovarmi in un qualche remoto povoado del Nordeste del Brasile !!
Ritornando sulla strada per Beja mi affianca Jeorge, lui ha una bellissima Specialized da corsa e sta facendo il suo giro domenicale. E’ molto incuriosito dalla mia bicicletta e rimane molto colpito dal fatto che io sia italiano e che stia facendo il giro dell’intero Portogallo.
Arrivo a Beja a metà pomeriggio, giusto il tempo per andare nel residencial dove avevo prenotato, fare un po’ di bucato, uscire e vedere il castello prima che tramonti il sole.
Domani destinazione Evora, considerata città-museo e dal 1986 Patrimonio dell'Umanità.









Cabeça Gorda ... como no interior do Nordeste do Brasil !

Cabeça Gorda ... como no interior do Nordeste do Brasil !


Cabeça Gorda ... como no interior do Nordeste do Brasil !



















14-Ottobre-2013: 
3a tappa: Beja - Évora
Distanza: 85 km
Dislivello: 640 m

Mi piacerebbe poter dedicare un po’ più di tempo nel descrivere ciò che in questo viaggio vedo e sento ma viaggiando in bicicletta, si sa, anche scrivere poche note non è affatto facile.
Oggi comunque percorso misto: terra, asfalto, strada statale, strada a scorrimento veloce “IP”  … direi insomma che oggi ho proprio provato un po’di tutto !!
Passando per il piccolo paesino di Cuba rimango colpito da una bella statua nel centro dedicata a Cristoforo Colombo. Pare che qui, comunque, non abbiano dubbi, abbondano infatti ovunque targhe e lapidi commemorative che recitano più o meno così: “O portugués Cristovão Colombo, agente secreto do Rei Dom João II, nasceu no Alentejo na Vila de Cuba, filho do infante Dom Ferdinando-Duque de Beja e de Dona Izabel Gonçalves Zarco … ecc. ecc.” .
Per meglio chiarire la storia mi sono fermato a parlare con quei signori anziani seduti sulla panchina della foto qui sotto … loro, garantisco, sono sicurissimi di quello che dicono !!!
Continuo il mio viaggio per Évora tra distese di ulivi e querce da sughero, stiamo entrando nell’Alto Alentejo e tutto si fa decisamente molto più verde.

Arrivo ad Évora a metà pomeriggio dove trovo alloggio presso la Pensão Policarpo, in pieno centro, in un edificio storico appartenente ai duchi Policarpo (?) … così mi è stato detto!!



































15-Ottobre-2013: 
4a tappa: Évora - Elvas
Distanza: 94 km
Dislivello: 1070 m


Tappa decisamente “nervosa” caratterizzata da un continuo susseguirsi di salite e discese.
Prima di partire avevo parlato con la ragazza delle reception per avere qualche dritta sul percorso da scegliere per Elvas. 
Io inizialmente avevo optato per l’itinerario che passa per Estremoz e Vila Viçosa … per via dei castelli e delle fortezze.
Lei però mi ha provvidenzialmente dirottato sul percorso più a sud, quello che passa per Alandroal, in teoria più contenuto dal punto di vista delle salite, dicendomi tra l’altro che di castelli ne avrei incontrato un po' ovunque dal momento che tutto il territorio è sempre stato, storicamente, zona di confine con la Spagna. 
L’ arrivo a Elvas mi lascia senza parole: la città si presenta ordinatissima, elegante, molti parchi, un monumentale acquedotto (Aqueduto da Amoreira) di cui ignoravo l’esistenza, varie fortezze … e chiaramente il suo bel castello.
Elvas è storicamente stata una cittadina fortificata a difesa del confine con la Spagna e il suo centro storico è chiuso da una serie di fortificazioni che testimoniano il ruolo strategico militare avuto nel passato.
Veramente molto bella.






16-Ottobre-2013: 
5a tappa: Elvas – Castelo de Vide
Distanza: 81 km
Dislivello: 1144 m


Anche oggi più di mille metri di dislivello!
Quando lascio Elvas la città è ancora immersa in una fitta coltre di nebbia che però, fortunatamente, non dura molto.
I panorami che seguono, uliveti e querceti a perdita d’occhio, non sono in effetti molto vari ma, visti e “pedalati” in uno scenario di strade deserte e silenziosissime, mantengono pur sempre intatto tutto il loro fascino.
Le enormi distese di querce da sughero a tratti la fanno decisamente e comunque da padrone, ... allora mi chiedo oltre al sughero le ghiande che fine facciano. Beh, arrivato ad Arronches una risposta ce l’ho: sono destinate all’allevamento dei maiali.
Superato Porto Alegre la strada prende la direzione della Serra de São Mamede, lungo una strada serpeggiante a mezza costa dalla quale si gode una bella vista su tutta valle.
L’arrivo a Castelo da Vide avviene passando a fianco di giardini molto ben tenuti fiancheggiando i quali mi ritrovo poco dopo nel suo splendido centro, elegante e romantico, proprio di fronte la basilica.


17-Ottobre-2013: 
6a tappa: Castelo de Vide – Castelo Branco
Distanza: 80 km
Dislivello: 900 m

Viaggiare in un Paese parlandone la lingua penso sia cosa impagabile.
Mi fermo spessissimo, anche senza una vera ragione, per parlare con chiunque incontro, per chiedere informazioni, per sentire come suona diverso questo bel portoghese da quello a cui sono un po’ più abituato io.
Oggi però se mi fossi limitato a dare retta al mio “caro” gps …avrei certo fatto molto meglio !!
Chiedendo infatti quale fosse la strada migliore per Castelo Branco mi viene ad un certo punto indicata la strada che scende al barragem (diga) di Pòvoa e poi Montalvão, da dove avrei dovuto poi passare dall’altra parte del fiume e proseguire per sperdute strade di montagna. In effetti l’idea mi era sembrata buona … peccato che la diga, in quanto area privata, fosse chiusa ... ed aperta al passaggio del pubblico solo nei fine settimana !!

Risultato: retromarcia e dieci km extra !!!
Ritornato sulla strada principale, la statale N18 … sempre deserta ovviamente, costeggio per un breve tratto il Rio Tejo  (il Tago tanto per capirci) e scendo dai miei 500-600 metri fino a quota 135 m in corrispondenza del ponte per Vila Velha de Rodão … Passato dall’altra parte del fiume la strada riprende inesorabile a risalire, lentamente, fino a Castelo Branco.

domani tappa a Belmonte, città natale di Pedro Alvares Cabral !!!



Un buon porto per chiudere bene la giornata !


18-Ottobre-2013: 
7a tappa: Castelo Branco - Belmonte
Distanza: 87 km
Dislivello: 1048 m
E pensare che ancora questa mattina ero lì a discutere con quello della reception se Cristoforo Colombo fosse genovese o portoghese, come peraltro con tanta sicurezza sostengono più o meno tutti qui !!
Comunque oggi è la giornata dell’arrivo a Belmonte, una tappa importante in questo mio viaggio sempre un po’ appeso tra sogno e realtà: Belmonte è infatti la città natale di Pedro Alvares Cabral, ritenuto ufficialmente lo scopritore del Brasile.
Sono arrivato abbastanza presto, nonostante le salite della Serra da Estrela pareva facessero di tutto per rallentare la mia pedalata. Subito una guardata al castello, poi la statua nel centro della città dedicata a Cabral, poi una visita doverosa al Museo dos Descobrimentos che, oltre che essere dedicato alla scoperta del Brasile, tratta anche un po’ tutta la storia della sua colonizzazione, dei suoi cicli economici  e della schiavitù, delle ondate dell’immigrazione, delle contaminazioni culturali, di quelle musicali, insomma mi è sembrato fatto molto bene.
Per il resto ecco qualche riflessione e considerazione su questa prima parte del viaggio.
Sono stati finora otto giorni certamente duri ma bellissimi, territori distanti anni luce da quella costa portoghese spesso fin troppo abitata e costruita.
L’entroterra dell’Algarve, il Baixo e l’Alto Alentejo, poi il Centro e ora le due Beiras: il viaggio sta lentamente prendendo la forma che desideravo, lunghe lunghissime pedalate in un silenzio a tratti surreale attraverso sconfinate distese di ulivi e querce, a cui a dire il vero da un paio di giorni si sono aggiunti boschi di eucalipto e pini.
E poi i villaggi e i piccoli centri do interior, piccole realtà di un modo di vivere ormai dimenticato.
Ho progettato questo mio viaggio praticamente dal niente, senza sapere se la linea di confine con la Spagna ne valesse veramente la pena, senza sapere se tutte le strade classificate come IP e IC fossero effettivamente proibite alle biciclette.
Ho imboccato statali, sterrati, anche qualche mulattiera … e perfino qualche breve tratto di IP.
Il traffico, fortunatamente, è sempre molto scarso se non addirittura spesso praticamente nullo.
Una buona cartografia, un po’ di fantasia .. sempre accompagnata da un po’ di tenacia, mi stanno guidando ed accompagnando in questo viaggio che certamente non dimenticherò.





Vinicius de Moraes: “Samba da Bênção



19-Ottobre-2013: 
8a tappa: Belmonte – Figueira de Castelo Rodrigo
Distanza: 95 km
Dislivello: 1640 m !!

Uscendo da Belmonte la strada comincia presto a salire. 
Chiarita l’ambiguità N18-IP2, ormai in materia direi che sono diventato un esperto, ho tempo in abbondanza per guardarmi d’attorno, capire cos’hanno queste montagne di così particolare, così come i profumi e i colori di un autunno che anche qui non si fa aspettare.
So che al di là di queste montagne mi aspetta l’oceano, il “mio” caro Atlantico, caro compagno di viaggio in tante avventure. 
Mentre pedalo sento un po' che sta per iniziare la fase “due” del viaggio, ovvero quella in cui cominci a “sentirti” in un posto, indipendentemente dalle carte geografiche e dalla segnaletica stradale.
La salita per Guarda è lunga e dura. Piove solo un po’, la temperatura è scesa non poco, soffia a raffiche un vento gelido. La giornata è un po’ tutta così, su e giù, più su che giù !!
Uscendo da Guarda, dando ascolto al gps … , mi incammino per Pinhel prendendo una strada, circa 30km, tutta rotta, buche, terra e tanti sassi. Oltretutto non c’è anima viva e la cosa mi spaventa un po’.
Arrivato a Pinhel riprendo, per prudenza, la statale N221, seguendo la quale arrivo nel tardo pomeriggio a Figueira de Castelo Rodrigo.

"G" ... G come Guarda (Portugal)
Ora sulle "IP" portoghesi so tutto !!






20-Ottobre-2013: 
9a tappa: Figueira de Castelo Rodrigo - Pinhão 
Distanza: 100 km
Dislivello: 1380 m 

Lasciando Figueira de Castelo Rodrigo imbocco subito la N332 che mi porterà in discesa (si fa per dire) per quasi 30 km fino al Douro in corrispondenza di Vila Nova de Foz Côa. 
E’ domenica mattina e in giro non c’è anima viva. I primi 10km sono in un falsopiano in cui all’orizzonte tutto è assolutamente immobile, silenzio totale !! Man mano che la strada scende gli ulivi lasciano gradualmente spazio alle vigne. Lunghi e sparsi terrazzamenti in cui il giallo dell’autunno lascia sempre più spazio all’ocra e al purpureo colore delle vigne che si avviano all’inverno. All’ennesimo tornante compare laggiù il Douro, lento, maestoso, elegante, nobile e ricco di millenni di tanta storia. E’ un’emozione unica ! Lo fotografo, lo “sento”, lui grande Douro … non solo terra di vini ma anche centro dell’economia e della vita di una nazione che, come peraltro la nostra povera Italia, meriterebbe molto molto di più. 
Ad un certo punto mi accorgo che sto cominciando a “pensare” in portoghese … è veramente tutto fantastico !! 
Arrivo a Pinhão nel tardo pomeriggio, solo il tempo per una doccia e poi pensare a domani.


"IPs" de Portugal: estradas proibidas ás bicicletas, ignoradas pelas automoveis !!


21-Ottobre-2013:
10a tappa: Pinhão -Vila Real
Distanza: 41 km
Dislivello: 810 m


Giornata relativamente tranquilla quella di oggi !!
Il tempo però sta cambiando e appena la strada sale solo un po’ i venti e le nuvole atlantiche non si fanno aspettare. Ora piove, e piove tanto, mi preoccupa soprattutto la tappa di domani, tanta montagna e le giornate tra l’altro si stanno accorciando terribilmente.
Questa mattina prima di lasciare Pinhão, mi è piaciuto il passaggio per la sua stazione ferroviaria, una stazione un po’ fuori dal tempo e coperta da graziosissimi azulejos policromi.
Poi quaranta km di montagna, tanti castagni e poi, inaspettatamente poco prima di Vila Real, ecco apparire il “maniero” della Fundação de Mateus, conosciuto come uno sei solares più belli del Portogallo settentrionale. 

Prossime tappe: Amarante, Guimarães, Viana do Castelo


Fundação de Mateus - Vila Real


22-Ottobre-2013: 
11a tappa: Vila Real - Amarante 
Distanza: 55 km 
Dislivello: 790 m

Quando uma coisa fica aparecendo meio dificil, então voltam magicas aquelas palavras do Vinicius que diziam: “É melhor ser alegre que ser triste, a alegria é a melhor coisa que esiste, é assim como a luz no coração 

Giornata fredda e integralmente sotto l’acqua quella di oggi. Tutto il percorso è lungo la N15 che, affiancata a tratti dall’IP4 e perfino dall’A4, è un po’ come tutte le altre statali incontrate finora qui in Portogallo, ovvero assolutamente deserta. Bellissimo il tratto subito dopo lo scollinamento a 1020 m.s.l.m. verso Amarante, tra boschi fittissimi di querce, castagni e pini. 
Il centro di Amarante, sul rio Tâmega, è raccolto attorno al vecchio ponte e alla Igreja di São Gonçalo … la cui facciata sul fiume è però in questi giorni interamente coperta da un’ impalcatura per permetterne il restauro della facciata stessa, peccato !! 
Per concludere come si addice la giornata … cena con “entrada de fumeiros”, poi “bacalhau á Dona Amèlia”, pra beber Vinho Verde tinto do Douro, e para concluir um bom portinho branco … ahh que beleza, agora sim que estou pronto pela etapa de amanhã !!


Obras inconcluidas ...
Obras inconcluidas ...
Tábua de "fumeiros” acompanhada com Vinho Verde "tinto" do Douro ...


23-Ottobre-2013:
12a tappa: Amarante-Guimarães-Braga
Distanza: 70 km 
Dislivello: 1107 m 

Una prima parte di giornata alquanto avara: paesaggi sciatti, strada orribile e, a differenza degli altri giorni, veramente molto traffico.
Poco prima di arrivare a Guimarães mi lascio convincere da una freccia che dice “Pista de cicloturismo” ... per prenderla mi faccio un km in ripida salita, poi, dopo neanche 3 km la pista finisce !!! … c'era da immaginarselo, a questo punto meglio procedere per la statale !!
Poco prima di Guimarães, sul cucuzzolo di una collina, ecco il castello … piuttosto scarno ma dall’aspetto possente. Poi le piazzette del centro, gli stretti vicoli, i tanti turisti.
Mi allontano da Guimarães non particolarmente impressionato e riprendo la strada che si fa via sempre più incasinata.
Arrivo a Braga sotto l’acqua, sono appena le cinque del pomeriggio e fa già buio.
Una doccia e poi subito fuori per visitare la città. Con l’aiuto di una piccola mappa riesco ad orientarmi abbastanza bene e vedere le cose più importanti.
L’impatto è decisamente buono, il centro storico è vario, a suo modo imponente e gli scenari esaltati dalle luci artificiali degni di una “notturna” d’altri tempi.




24-Ottobre-2013: 
13a tappa: Braga-Viana do Castelo
Distanza: 55 km
Dislivello: 560 m

Giornata veramente molto difficile quella di oggi, caratterizzata da piogge letteralmente torrenziali dall’inizio alla fine.
Per evitare le statali ho seguito fino all'ultimo e con tanta fiducia i “suggerimenti” del mio “amico gps” che mi ha portato su tratti di campagna/montagna che più di una volta mi hanno fatto temere il peggio. 
Zone totalmente disabitate, strade che invece che strade erano mulattiere, allagamenti e torrenti d’acqua che scendevano da tutte le parti.
A cinquecento metri da Viana il passaggio sul ponte di ferro sul fiume Lima è stato forse il momento più critico, a tratti credevo che la pioggia e il vento mi stessero sollevando e scaraventando da qualche parte … magari direttamente nell’oceano distante solo poche centinaia di metri !! 
E’ andata bene, ora sono a Viana do Castelo e mi sento come il navigante subito dopo la tempesta.
Viana do Castelo, finalmente l’oceano, finalmente l’Atlantico!!
Viana do Castelo … quanti ricordi!!
Era il 2 gennaio dell’anno 2000, avevamo appena passato il capodanno a la Coruña e poco dopo aver attraversato il Rio Minho su un ferry la macchina si fermò e non volle più saperne di ripartire.
Con mezzi di fortuna riuscimmo ad arrivare a Viana do Castelo, guarda caso ..., e lì fu amore a prima vista!!
Viana non è niente di particolare ma ha quel “fascino atlantico” … che ti fa perdere la testa!!
Sono proprio felice di essere qui, un bellissimo tuffo nel passato ed allo stesso tempo il piacere di riuscire a fare con autentico entusiasmo le cose semplici che tanto adoro.

... E DOMANI "STOP TECNICO"

P.S.: nel frattempo la nave ospedale Gil Eannes, classe 1955, che già nel 2000 era da poco tempo ormeggiata nel porto di Viana, è ora divenuta Fundação Gil Eannes ed è aperta al pubblico

Braga, Caminho Municipal n. 1282, all'inizio mi sembrava abbastanza  "buono" ma poco dopo si è trasformato in un "inferno"
Viana do Castelo, passaggio sul ponte di ferro del Rio Lima
Viana do Castelo, ... ho trovato un amico
... la quiete dopo la tempesta, il fiume Lima a poche centinaia di metri dall' oceano
"O navio hospital Gil Eannes", classe 1955, fu costruito per dare supporto sanitario alla flotta peschereccia portoghese impegnata al largo delle coste di Terranova e della Groenlandia nella pesca al merluzzo ... l'immancabile e onnipresente "bacalhau"
Add caption


25-Ottobre-2013: Viana do Castelo

Su tutte le guide da me consultate Viana do Castelo non è mai particolarmente apprezzata nè valorizzata. 
In effetti la parte monumentale lascia abbastanza a desiderare, non però la sua lunga tradizione e storica vocazione per la pesca del bacalhau a cui gli hanno in pratica dedicato quello che ormai è divenuto un vero e proprio luogo di culto cittadino, ovvero o navio hospitalar Gil Eannes, uscito dai cantieri di Viana nel 1955. 
La nave, costruita espressamente per fornire appoggio sanitario alla flotta peschereccia portoghese al largo delle coste di Terranova, Labrador, Groenlandia e Norvegia, offre al pubblico un appassionante ed emozionante palcoscenico sulle origini della pesca in quelle remote aree glaciali dove, da tempi immemorabili e tra incredibili difficoltà, si concentrava buona parte dell’economia e delle attività commerciali di questa parte del litorale lusitano.
Una visita veramente appassionante.





26-Ottobre-2013:
14a tappa: Viana do Castelo - Porto
Distanza: 88 km
Dislivello: 570 m 

Un percorso abbastanza monotono passando per un’infinità di centri abitati decisamente anonimi. 
Veramente molto bello invece il tratto di costa all’altezza di Vila do Conde, gemellata, pare, con Olinda-Pernambuco-Brasile!! ... dove una splendida pista ciclabile di una decina di km segue l’oceano a poche decine di metri dall'acqua. 
Verso Porto il traffico aumenta a dismisura e la N13 diviene presto una specie di autostrada. 
Col gps fortunatamente riesco a cavarmela egregiamente e alla prima uscita riprendo la mia marcia di avvicinamento al centro della città per strade molto più tranquille.
Uscita serale in centro e soprattutto lungo il Douro (Ribeira de Porto) vero ed autentico cuore pulsante della movida portuense.




Un ultimo saluto alla Gil Eannes prima di lasciare Viana do Castelo
Palácio da Bolsa
Ponte D. Luís I (1881-1888)














27-Ottobre-2013: Porto

Una giornata tutta extra qui a Porto, beh credo che la città ne valesse assolutamente la pena.
Dopo aver sistemato tutti i miei orologi a seguito del ritorno all’ora invernale, esco per una buona colazione e per girare la città … questa volta senza bicicletta !!
Il centro è estremamente vivace: tanti turisti, tanti non-turisti, manifestazioni di protesta contro i “tagli” un po’ ovunque. Quella studentesca la più numerosa, la più colorita e partecipata, vi aderiscono tutte le facoltà universitarie ma anche le scuole superiori, mi sembra di capire, e altri movimenti che non mi è ben chiaro chi rappresentino.
Ad un certo punto non molto distante dalla cattedrale sento qualcuno che sta suonando la tromba; alcune note in effetti escono un po’ a fatica … dev’essere un po’ stanco, sarà lì da parecchio tempo penso io !!
Però m’incanta ugualmente, e io sinceramente adoro tutti coloro che in un modo o nell’altro si inventano qualcosa pur di procurarsi da mangiare.
Gli chiedo se mi può suonare qualcosa di tipico portoghese e lui sembra essere felice di potermi accontentare. Inizia allora con Besame, besame mucho, poi con O sole mio … santo cielo, qualcosa di portoghese gli ripeto !!
Inizia allora una melodia, a me piace … ma non credo che fosse proprio portoghese !!
Al termine ci presentiamo, mi confessa a questo punto di essere ucraino, … anzi no, circasso ci tiene a precisare !! Fantastico, gli lascio volentieri qualche euro, ci stringiamo la mano e salutiamo con un sincero sorriso.
La mia giornata in giro per Porto è andata avanti così, una lunghissima e bellissima giornata.

Musicista "circasso" a Porto

 
Ciencias aparece e a academia estremece ... manifestazione di studenti a Porto

 
Ciencias aparece e a academia estremece ... manifestazione di studenti a Porto




28-Ottobre-2013: 
15a tappa: Porto - Aveiro 
Distanza: 74 km
Dislivello: 525 m 

Nonostante stesse piovendo, devo dire che uscire da Porto è stato molto più semplice che arrivarci; forse perché sono partito presto e tutti i negozi erano ancora chiusi. 
Comunque Porto m'ha fatto una gran bella impressione e penso che un giorno ci ritornerò senz'altro!! 
La strada per Aveiro è in pratica tutta lungo la N109, molto trafficata e disseminata di un'infinità di centri abitati tutti uguali !!
Fortunatamente il mare è sempre a portata di mano e spesso in corrispondenza delle frecce con su scritto "Praia" non so resistere e vado allora a farmi qualche km lungo la costa.
Per quanto riguarda il tempo da qualche giorno piove con una certa regolarità e la temperatura si è abbassata sensibilmente.





Lasciando PORTO passando sul ponte D.Luis I
Tratto di costa tra Porto e Aveiro
Arrivo a Aveiro
Aveiro, anche soprannominata la "Venezia" portoghese ( ... )


29-Ottobre-2013:
16a tappa: Aveiro .- Coimbra
Distanza: 75 km
Dislivello: 435 m 

Giornata molto tranquilla e con tempo fresco ma bello.
Qualche problemino con le strade (A1, IC2, IP3, N233, EN234, CM4366 ...) ma il gps ancora una volta, devo ammetterlo, mi ha salvato!!
Lunghi tratti di strade di campagna, non particolarmente belli è vero, però almeno senza traffico.
In un paesino mi fermo per prendere un po' di frutta e acqua, il signore alla cassa nonostante il mio "perfetto" portoghese mi chiede se sono francese e quando gli dico che sono italiano comincia a parlare, lui, in "perfetto" napoletano!!! 
Mi confessa allora che per molti anni è stato in Argentina e buona parte dei suoi compagni di lavoro era, appunto, napoletano!!!
Che strani incontri si fanno per queste sperdute stradine di campagna!!
L'arrivo a Coimbra mi lascia un po' perplesso, a dire il vero me la ricordavo decisamente meglio però rivedere la sua sede universitaria m'ha fatto ugualmente piacere.


La stazione di Aveiro

A1, IC2, IP3 ... qualche volta non sono sicuro che la strada dove mi trovo sia consentita al transito con la bicicletta ... ed allora scavalco il guard-rail e proseguo per "vie alternative" ...
L'arrivo a Coimbra
La storica sede dell'Università di Coimbra


30-Ottobre-2013: 
17a tappa: Coimbra - Tomar 
Distanza: 95 km 
Dislivello: 1220 m 

In Portogallo, come peraltro un po' dappertutto in giro per il mondo, sembra che stiano aumentando alla velocità della luce queste località non meglio definite se non come "PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA".

A me pare che questa storia Made by UNESCO circa la classificazione di determinate località stia diventando a tutti gli effetti un'emerita presa per il culo universale.
A mio avviso, e con il massimo rispetto, anche Tomar-Portogallo rientra in questa visione distorta di ciò che veramente dovrebbe essere ma in realtà NON E'.
Ma se proprio dovesse essere così allora, secondo me, in Italia dovremmo avere MIGLIAIA di questi cosi detti PATRIMONI MONDIALI DELL'UMANITA' ... non è forse così ??? 

Detto ciò:

In Portogallo se le strade lungo la costa ti sembrano troppo trafficate e paesaggisticamente deludenti la soluzione è semplice: basta portasi all’interno!! Poco traffico, pochi centri abitati, paesaggi più belli. Il prezzo? …qualche km in più ma soprattutto più salite !! Ed è quello che ho fatto oggi. Ma oltre ai km e alle variegate tipologie di salita oggi è stata una giornata anche molto istruttiva per quello che concerne la “ciclo-transitabilità” o meno delle strade a scorrimento veloce classificate qui in Portogallo come IP-Itinerario Principal e IC-Itinerario Complementar. La parola finale è: le IP sono assolutamente vietate, alla medesima stregua delle autostrade; le IC, che a tratti assumono anche la doppia classificazione di strada nazionale “N”, sono percorribili quando ai lati non vi sono strade alternative. Quando invece vi sono strade alternative c’è sempre, ben chiaro, un segnale che vi invita ad uscire e proseguire appunto per la strada laterale. Oggi ne ho avuto svariati esempi e quindi ora tutti i miei dubbi sono finiti.



Lasciando Coimbra subito dopo il Ponte de Santa Clara sul fiume Mondego
Appena fuori Coimbra mi avventuro per stradine fuori dal mondo
Lungo la statale N110 attraverso un'incantevole campagna ondulata fino alle porte di Tomar
La N110 a tratti diviene IC3 ed allora sono costretto ad uscire e proseguire per la nazionale
Quando la IC3 non è più consentita al transito di biciclette la segnaletica è chiarissima ... per Tomar girare a destra e proseguire sulla N110
L'arrivo a Tomar


31-Ottobre-2013: 
18a tappa: Tomar – Vila Franca da Xira 
Distanza: 110 km 
Dislivello: 680 m 

Giornata per così dire “tecnica” … ovvero tanti km, pochi spunti d’interesse e poche opportunità fotografiche. 
Perfino il passaggio per Santarem, veloce per necessità, non è stato nulla di che. Cercavo il Convento de Graça dove sapevo essere sepolto Cabral ma niente da fare!!! 
La strada per Vila Franca da Xira era ancora lunga e quindi ho dovuto rinunciare. Molto bello invece il percorso all’altezza di Golegã … dove per una distrazione mi sono ritrovato a percorrere il Caminho Municipal n. 7 altrimenti chiamato Estrada Real !! 



Santarem, Praça Sá da Bandeira
… talvéz devido a uma distração à um certo ponto descobrì que estava fazendo um trecho da Estrada Real !!!




01-Novembre-2013:
19a tappa: Vila Franca da Xira - Sintra 
Distanza: 76 km
Dislivello: 1400 m

Quella di oggi avrebbe dovuto essere una passeggiata e invece ho dovuto sputare sangue dall’inizio alla fine: salite a non finire!!! 
E sì, perché per “accorciare” il percorso e avere un po’ di tempo per visitare prima Mafra e poi Sintra ho “tagliato” in orizzontale da Ovest ad Est e così le montagne che c’erano in mezzo me le son fatte in pratica tutte!!
La visita a Mafra è dunque saltata mentre di Sintra ho fatto appena in tempo a vedere qualcosina, spero domani mattina di poter continuare, Sintra merita davvero !!
La giornata è stata resa ancora più "frizzante" dalle centinaia di cani che abbaiavano al mio passaggio, in genere ... ma non tutti, rigorosamente al guinzaglio all'interno delle proprietà a cui man mano passavo davanti. 
Ma quanti cani  ... ma quante belle case !!



Uscendo da Vila Franca da Xira
... tagliando per montagne verso ovest
... tagliando per montagne verso ovest
... tagliando per montagne verso ovest
L' arrivo a Sintra: Palácio Nacional
Sintra, Câmara Municipal
Palácio da Pena
02-Novembre-2013:
Sintra 

Oggi niente bicicletta, solo e rigorosamente a piedi per tutta la giornata in giro per la splendida Sintra e dintorni !! 
Oltre ai parchi cittadini ed una rapida visita al Castelo dos Mouros inutile dire che buona parte della giornata se n'è andata per visitare l'alquanto bizzarro Palácio da Pena
Il Palácio da Pena è un palazzo/castello situato sulle colline della città fatto costruire dopo il 1840 da Maria II di Braganza (1819 –1853), come regalo di nozze per il marito re Ferdinando II del Portogallo (conosciuto anche come Ferdinando II di Sassonia-Coburgo-Gotha;1819 – 1885), sulle rovine di un convento gerolamitano del '400 e progettato dall'architetto e barone tedesco Ludwig von Eschwege. 
Diciamo che più che il palazzo m'è veramente piaciuto il contesto, i giardini ed il parco soprattutto.
Spaventosa, a dir poco, la quantità di turisti ... senza distinzione di sesso, età, religione, razza, colore della pelle, ecc. ecc.. 

E domani ultima tappa: domani si va a LISBONA !!!

Sintra, Castelo dos Mouros
... laggiù ... l'oceano !!


03-Novembre-2013:
20a tappa: Sintra-Lisbona 
Distanza: 48 km
Dislivello: 192 m 

Inizio di giornata decisamente favorevole: non piove innanzi tutto, poi subito dopo la partenza solo una leggera salitina … e poi ancora in leggera discesa fino ad Estoril. Da qui fino a Lisbona seguo un misto di percorso ciclopedonale-strada sempre a pochi metri dal mare. Nessunissimo problema di traffico. 
E’ domenica e in giro ci sono tantissimi ciclisti, gente coi pattini o che cammina o corre, surfisti ovunque. 
Indubbiamente una bellissima domenica. 
All’altezza del Forte de São Julião da Barra, poco prima di Oeiras, il mare comincia a lasciar spazio al fiume Tejo il cui estuario assume qui dimensioni veramente oceaniche. Poi all’improvviso comincio ad intravvedere la sagoma del Ponte 25 de Abril … ed allora è veramente un’emozione unica: capisco di essere finalmente e “ufficialmente” arrivato a Lisbona !! 
Passo davanti alla Torre di Belém, poi al Padrão dos Descobrimentos, mi fermo per qualche foto nella splendida Praça do Comercio, percorro le vie del centro praticamente deserte a quell'ora in un silenzio a dir poco surreale interrotto solo dalle campanelle dei tram che mi avvisano del loro arrivo!!! 
Quante volte ero venuto a Lisbona … ma in bicicletta, inutile dirlo, la città è un'altra.







    
Qui sotto, questa mattina, lungo il litorale tra Estoril e Lisbona






... mi stavo chiedendo se quell'individuo appeso al tram fosse un vero "portoghese", un "portoghese" doc intendo !!!

1 comment:

  1. Ciao So’, mi fa molto piacere che tu stia progettando qualcosa in Portogallo.
    Porto-Faro oppure il percorso contrario non fa molta differenza … parti dal mare … e torni al mare, le salite da una parte o l’altra ci sono, eccome se ci sono !!
    Dovendo rifarlo confermerei comunque la partenza da Faro, l’aeroporto è molto tranquillo e a due passi dal centro. Ho montato la bici dentro l’aeroporto, poi sono uscito e sono andato al primo distributore appena fuori sulla sinistra per sistemare per benino il tutto … e poi è tutto molto facile, pochi km per tranquille stradine di campagna e arrivi in città. Porto è un pochino più complicata.
    Più che il vento mi preoccuperei per la pioggia, a me è andata abbastanza bene ma per un paio di giorni tra Vila Real e Viana do Castelo è stata veramente impressionante !!
    Ricordo ancora centimetro per centimetro tutto l’itinerario, se hai bisogno di informazioni dettagliate chiedi pure.
    Ciao, Corrado

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